Casa Vinicola Botter

Data 2022

Luogo Fossalta di Piave

Tipologia Progettazione Impianti, Consulenza Energetica, Computi, Sicurezza cantiere

Descrizione del progetto

Il committente è Botter s.p.a., importante azienda vitivinicola con sede a Fossalta di Piave.

Il lavoro si è articolato in due edifici: la prima palazzina adibiti ad uffici, composta da 3 livelli, la seconda con funzione di reception che consta nel solo piano terra.

 

Edificio A dedicato ad Uffici

La nuova sede ad uffici dell’azienda vinicola Botter presenta un involucro edilizio molto performante (oltre i minimi di legge) costituito da setti portanti in cemento armato, altamente massivi, isolati tramite il sistema di facciata continua che vede l’alternarsi delle parti opache dell’isolamento alle grandi cellule vetrate, le quali garantiscono un’ottima illuminazione e ventilazione degli uffici.

La facciata continua che svolge la funzione di tenuta termica e di tenuta all’acqua, è ulteriormente protetta da un reticolo autoportante in calcestruzzo che grazie al suo spessore contribuisce ad un buon ombreggiamento, favorendo, insieme alle tende esterne, la riduzione dell’energia entrante estiva. La facciata continua e il reticolo esterno in calcestruzzo sono ancorati alla struttura portante interna attraverso dei connettori metallici tagliati termicamente sotto la piastra di ancoraggio.

Il sistema delle vetrate presenta ottimi valori energetici invernali ma soprattutto un ottimo fattore solare per quanto riguarda l’energia entrante estiva.

Il pavimento del piano terra è stato completamento tagliato termicamente con uno strato isolante in XPS e sopra lo stesso sono stati localizzati tutti gli impianti e le divisioni murarie interne in modo tale da evitare qualsiasi ponte termico a pavimento.

Anche in copertura è stato utilizzato uno strato isolante in XPS coperto da una guaina bituminosa impermeabile e da uno strato di ghiaia bianca avente funzione di zavorramento e di protezione solare del manto impermeabile.

Particolare attenzione è stata riposta anche nella posizione dei pluviali che trovano collocazione fuori dal perimetro termico, nascosti dietro ai profondi pilastri del reticolo esterno evitando pertanto qualsiasi ponte termico.

  • L’impianto di riscaldamento e raffrescamento è a pavimento e dotato di una supervisione domotica per il monitoraggio da remoto delle condizioni ambientali, ed è integrato da un impianto di ricambio meccanico dell’aria con recupero di calore accoppiato ad un sistema di deumidificazione. Tale sistema permette un ricambio dell’aria con immissione in ambiente di aria “neutra” (aria a temperatura di progetto ovvero di 22° in inverno e 26° d’estate).
    Tutte le canalizzazioni di mandata e ripresa dell’aria sono collocate a soffitto e sono state volontariamente lasciate a vista come a dichiarare tutta l’impiantistica. Solo le unità di trattamento dell’aria, due per piano, sono state nascoste da un controsoffitto e posizionate tra le scale e i gruppi ascensori/vani tecnici. All’interno dei vani tecnici trovano alloggio i canali verticali di mandata e ripresa dell’impianto succitato, le tubazioni di mandata dell’impianto idrico e quelle di scarico dei bagni, nonché i quadri elettrici necessari.
  • L’impianto di adduzione idrica è dotato di un sistema diversificato di trattamento e nello specifico di un sistema di addolcimento dell’acqua sanitaria e di un sistema di trattamento specifico/tecnico per le acque dei circuiti degli impianti di riscaldamento e di condizionamento.
  • L’impianto di produzione dell’acqua calda sanitaria è dotato di pompa di calore monoblocco con accumulo da 300L in acciaio vetrificato e coibentato

 

Edificio B dedicato a Reception

L’edificio ad uffici è collegato ad un edifico più basso adibito a reception e che ospita le sale riunioni e la cucina. Esso è costituito da un involucro edilizio costituito da una struttura portante in calcestruzzo, uno strato coibentante similare al sistema a “cappotto” e da una parete monolitica in calcestruzzo armato verso l’esterno. È isolato a pavimento e in copertura con uno strato isolante in XPS come nella palazzina ad uffici.

La copertura inoltre si configura come “tetto verde” che grazie alla sua stratigrafia “massiva” conferisce un contributo importante allo sviluppo di un ottimo isolamento sia invernale che estivo. Nello specifico riduce notevolmente la trasmittanza termica e contemporaneamente esercita un controllo sull’innalzamento della temperatura superficiale dell’ambiente sottostante il tetto verde.

In questo edificio per le sue caratteristiche di flessibilità e disomogeneità di utilizzo, poiché non presenta un flusso di persone che ne fanno un utilizzo costante, si è scelto di istallare sei unità di trattamento dell’aria, aventi le medesime caratteristiche di quelle installate nell’edifico ad uffici, ma di piccola taglia. Quest’ultime permettono un uso continuo o saltuario a seconda delle esigenze specifiche con una funzione da acceso a spento molto veloce in grado di seguire rapidamente le necessità ambientali.

In questo caso, inoltre, le tubazioni del sistema di trattamento dell’aria non sono lasciate a vista ma sono localizzate sotto il piano di calpestio sul quale possiamo notare solo le griglie in acciaio inox di mandata e ripresa a filo pavimento. Anche le unità di trattamento dell’aria sono celate all’interno di armadiature in legno, ad ante, nel disimpegno di accesso alle sale riunioni. Allo stesso modo anche le prese d’aria esterna e di espulsione, localizzate in copertura, sono state nascoste all’interno di un “camino a sviluppo orizzontale” costituito da carter metallico laterale, sulla cui copertura è stato posato uno strato di ghiaia che bene si integra con il tetto “verde” facendolo, di fatto, scomparire ad una vista aerea dell’edifico.

Il generatore di energia per entrambi gli edifici è costituito da una pompa di calore aria-acqua avente una modularità dettata sia dall’inverter ma soprattutto da multicompressori (tre per l’edifico adibito a reception e sei per l’edifico ad uffici) che si attivano in sequenza a seconda del carico termico dell’edificio di pertinenza. Anche le pompe di calore sono nascoste alla vista e più precisamente sono collocate in un grande spazio scoperto dietro la facciata continua, al secondo piano della palazzina ad uffici e in un vano tecnico scoperto, opportunamente mascherato da delle ante metalliche alettate a filo facciata, sul perimetro dell’edifico adibito a reception.

 

Per questa importante realizzazione, la cui progettazione e direzione lavori architettonica è stata realizzata dallo studio C&P Architetti di San Donà di Piave (VE), il nostro Studio si è occupato di: